Seleziona una pagina

Sapete chi era il Conte Cesare Mattei?

Siete mai stati a visitare la sua dimora, il castello Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi in provincia di Bologna?

Domenica scorsa abbiamo fatto un giro in auto sull’appenino tosco-emiliano e tra una curva e l’altra……SBAM!

Su un’altura ecco che vediamo un castello incantato, dagli stili più disparati dal medioevale al moresco e dal liberty al gotico!

Incuriositi saliamo dallo scalone d’ingresso in pietra che porta all’entrata principale.

Veniamo immediatamente avvolti da un’ atmosfera fiabesca, una statua di Ippogrifo, un’ Arpia in cima alle scale e due Gnomi, uno bianco che rappresenta il bene e uno rosso che rappresenta il male, in un cortile che è per metà in stile medioevale e metà in stile moresco!

Decisamente sbalorditi prenotiamo una visita con una guida, che si rivelerà bravissima e che ci ha fatto assaporare scalino dopo scalino, sala dopo sala tutto il mistero che avvolge questo castello e la figura del Conte Cesare Mattei, che nel 1850 lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione del XIII secolo.

Il Conte Mattei fu un militare e un politico dell’800 ma divenne famoso per aver dedicato gran parte della sua vita allo studio delle scienze e della medicina.

Il terribile lutto per la morte della madre di cancro al seno, lo portò a studiare “una nuova medicina” contrapposta a quella tradizionale che secondo lui non aveva saputo guarire la madre, nè alleviarne le sofferenze.

La sua missione divenne quella di trovare un modo per “CURARE SENZA LEDERE” i malati e così studiò le erbe e i loro benefici arrivando ad inventare la Elettromiopatia, meglio conosciuta come Elettromeopatia, basata sull’abbinamento di “granuli medicati” e “fluidi elettrici”, 5 liquidi elettrici per ristabilire il corretto equilibrio delle cariche elettriche del corpo e riportarlo così alla neutralità e alla salute.

Le sue terapie divennero presto famose e nonostante l’avversione della medicina tradizionale e di quella omeopatica, e un processo nel 1867, arrivò ad esportare i propri rimedi in Russia, negli Stati Uniti, ad Haiti e in Cina.

Pensa che i “Rimedi Mattei” continuarono ad essere prodotti dagli eredi del Conte fino al 1959!

Alla faccia delle polemiche e delle resistenze del mondo medico ed omeopatico!!

Le contestazioni rivolte all’elettromiopatia riguardavano l’impossibilità di verificare la presenza di elettricità nei composti che avrebbe dovuto ristabilire l’equilibrio fra le cariche elettriche del corpo riportandolo allo stato di benessere.

In più non si sono trovati scritti che contemplino la composizione dei fluidi ne tanto meno il metodo in cui venivano preparati.

Quindi intorno alle terapie del Mattei rimane un alone di mistero mentre è certo che il castello sia stato per anni meta di donne e uomini malati in cerca di un qualche sollievo alle proprie sofferenze.

Oggi come allora la società è divisa tra i sostenitori della medicina tradizionale nettamente contrapposti ai sostenitori delle discipline cosiddette alternative, e viceversa!

Ma io dico perché una cosa deve escludere l’altra?

La nostra salute è il risultato di dinamiche fisiche, psicologiche, spirituali e sociali e quando ci ammaliamo dobbiamo essere considerati nella nostra interezza, solo così possiamo guarire!

Quindi perché non integrare la medicina tradizionale proprio con quelle discipline “diverse”, che così non avrà più senso chiamare alternative?

Che strana coincidenza per una come me che ha fatto del Benessere e del Vivere Sano la propria missione, trovarsi x caso, in una domenica di ottobre, a parlare di elettromiopatia e salute in una Rocca dall’atmosfera fiabesca!!

Se ti interessa sapere più nel dettaglio di cosa mi occupo, visita il mio sito federicamacchi.com e metti un MI PIACE sulla mia pagina FB Federica Macchi Networker.