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Ecco perché un’estetista di quartiere decide di vendere il proprio negozio per fare la networker.

 

Vengo da una famiglia di commercianti, una di quelle famiglie che a suon di sacrifici e totale dedizione al lavoro ha condotto la propria attività per oltre 40 anni sempre e solo nello stesso quartiere.

I miei genitori partendo dal nulla hanno creato una piccola attività che si è sviluppata negli anni del boom economico, che ha resistito all’ottusità e cecità politica italiana degli ultimi 20 anni e che ha superato alla meno peggio la crisi economica dell’ultimo decennio.

Una famiglia la mia, come tante, per la quale l’etica, l’onestà e il rispetto sono valori irrinunciabili.

“Che bello era passare tutte le mattine davanti alle vetrine dei tuoi genitori sempre sorridenti e salutarli mentre portavo i bimbi all’asilo!”

Frasi come queste che sento spesso, quando incontro per le strade del quartiere vecchi clienti dei miei genitori, sono la prova dell’impronta sociale che le attività economiche possono lasciare.

Il negozio dei miei genitori negli anni oltre ad essere stato un punto di riferimento per chi voleva fare un bel regalo ad una persona cara, o voleva arredare la propria casa con oggetti ricercati e di valore, era un punto di ritrovo per le persone che vivevano nel quartiere, due chiacchiere prima di rientrare a casa o dopo aver portato i nipoti a scuola.

Un’attività quella dei coniugi Macchi ottimamente integrata nel contesto economico e sociale del proprio territorio.

E mentre oggi i miei genitori si godono la meritata pensione, io cerco di portare avanti gli stessi ideali nella realtà lavorativa odierna, basata su un’economia sempre più globalizzata e per certi versi spietata.

Quando nel 2014 mi è stata prospettata l’idea di lavorare in Network Marketing con un’azienda americana mi sono un po spaventata.

👉 Cos’è il Network Marketing?

👉 Sarà una truffa?

👉 Questa azienda Americana è “reale”, esiste davvero?

👉 O è un’entità astratta che in caso di problemi sparisce nel nulla dietro a sistemi di scatole cinesi?

Così mi sono documentata e alla fine tranquillizzata.

Azienda Americana solida da oltre 35 anni e ben radicata anche sul territorio italiano da più di un decennio.

Network Marketing sistema assolutamente legale anche per la legge italiana, la 173 del 2005, e con più di 60 anni di storia alle spalle.

E così è iniziata la mia avventura come estetista che all’improvviso si trova catapultata dal lavoro in cabina nel proprio negozio di quartiere, al lavoro di Beauty & Wellness Coach con possibilità di lavorare in tutto il mondo, senza limiti territoriali!!!

Il rischio di non trovare corresponsione tra quelli che erano i miei valori tradizionali e per certi aspetti forse provinciali, con quelli di un’azienda americana, che distribuisce i propri prodotti in tutto il globo, era decisamente grande.

Con immensa gioia invece man mano che passavano i mesi maturava in me sempre di più la consapevolezza di essere al posto giusto, nel momento giusto con l’azienda giusta!!!

Ho scoperto infatti che esiste una “Company Policy Aziendale”, cioè un’insieme di politiche e procedure aziendali e un “Codice di condotta Professionale” per noi distributori/networker. Un codice di comportamento che risponde a valori di etica, rispetto, lealtà e amicizia.

In Italia l’assetto dell’azienda è la risultante di un mix tra tradizione e modernità che unisce ciò che di bello c’è nella legislazione del vecchio continente a tutela dei lavoratori con quello che c’è di splendido nella liberista mentalità americana, la pragmaticità e la meritocrazia.

In linea poi con quello che è il concetto di “Responsabilità Sociale d’Impresa” di come cioè il sistema produttivo debba maturare una capacità di coniugare il profitto con l’attenzione all’ambiente e al sociale, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, ho scoperto che l’azienda con sede in Arizona, con le proprie piantagioni di Aloe Vera, materia prima più importante del suo business, con più di 50 milioni di piante, converte ogni anno 2 milioni di tonnellate di CO2 in ossigeno!😃

Fantastico!👍

E in più l’azienda controlla tutto il processo produttivo, dalla coltivazione delle materie prime fino allo stoccaggio dopo il confezionamento. Non dipende da nessun fornitore esterno e tutti i dipendenti vengono continuamente aggiornati su ciò che accade all’interno dell’organizzazione cosi ché tutti si possano sentire parte di un unico grande progetto.

Raggiungere il successo in modo etico e rispettoso vuol dire anche non dimenticarsi mai di chi purtroppo soffre, e così dal 2016 l’azienda ha stretto una partnership con l’associazione Rise Against Hunger che combatte per sconfiggere la fame nel mondo.

E così in questi 2 anni siamo stati coinvolti tutti,nel grande progetto di confezionamento di 5 milioni di pasti da inviare in zone in difficoltà.

Ma non finisce qui perché siamo pronti a fare anche di più nel 2019!

Sono fiera di collaborare con un’azienda che non distingue tra profit e non profit, privato e pubblico!

Perché cos’è la società se non un insieme di quartieri?

Perché non c’è successo nel nostro futuro se non c’è un impegno comune in un’ economia responsabile!

Se ti ha incuriosito l’argomento e desideri sapere qualcosa di più del mio lavoro e dell’azienda americana di cui parlo, visita il sito federicamacchi.com 

e seguimi sulla mia pagina FB Federica Macchi Networker